venerdì 12 febbraio 2010

Oggi la mia macchina s'illumina di meno



Non ne posso più...domenica scorsa la batteria della mia macchina si addormenta...e fortuna vuole che non fossi in ritardo al lavoro, o avessi qualche appuntamento importante: volevo semplicemente fare un giretto e scattare qualche foto...il giorno dopo facciamo caricare la batteria e fortunatamente riparte...salgo in macchina dicendole "mica m
i lascerai a piedi proprio adesso che stiamo per tornare a Palermo..guarda che se ti succede di nuovo cara mia siamo nella........e soprattutto per piacere che non ti venga in mente di scaricarti sulla nave"....per un paio di giorni ha funzionato come al solito...ieri sera pensavo andasse tutto bene, e invece stamattina mi metto in macchina per portarla a lavare, giro la chiave e comincia a singhiozzare...ADESSO se io avessi avuto una macchina normale con il vecchio metodo "dell' ammuttata" (spinta) magari sarebbe anche partita...ma ahimè ho una smart che non ha frizione...quindi l'unica cosa da fare è pensare "domenica la batteria si era scaricata...ma io non avevo lasciato niente acceso, l'ho fatta ricaricare e dopo due giorni lo stesso problema: FORSE è meglio comprare una batteria nuova?...forse è meglio a meno che io non voglia rimanere per sempre esiliata in quest'isola"...sveglio Manfredi (poverello) e mi metto a piagnucolare che dobbiamo sbrigarci, che domani i negozi sono chiusi perchè ancora non ho ben capito che festa è (un'altra...ma quanto festeggiano i maltesi!!!!!) e che la macchina ha bisogno di una batteria nuova ADESSO..... ora posso dire che sia tutto tranquillo e tirare un sospiro di sollievo, la mia macchina ha una batteria nuova, è pulita ed è pronta per il viaggio...sarà che non vuole andare via....o forse ha voluto partecipare anche lei all'iniziativa che ci tiene compagnia ormai da un pò di caterpillar il programma che va in onda su radio2 di cui ormai conosco a memoria tutto il palinsesto...ma quant'è carina la canzoncina di Social club sempre su radio2 la domenica intorno a mezzogiorno!!!!


Quest'anno ho voluto parteipare anche io , anche se non mi trovo in suolo italiano, e ho deciso di ma
rinare un pezzetto di salmone.....il giorno precedente ho spolverato il filetto con un misto di pepe (rosa, verde, nero), pepe di sechuan, sale, la scorza grattuggiata di arancia e limone, timo, e altre erbette aromatiche se ne avete, olio evo....ho impellicolato e lasciato marinare dentro il frigo...il giorno seguente ho tolto il filetto dall'olio l'ho tamponato con carta assorbente, tagliato a fette sottili che ho adagiato su un piatto, coperto con l'olio della marinatura, altro pepe perchè io sono pepedipendente, sale se ce ne fosse bisogno e qualche goccia di limone...e l'ho mangiato con creme fraiche e avocado....non fatevi mancare il pane....noi avevamo una belllissima pagnotta maltese di quelle con la crosta croccantissima e l'interno morbidoso....


White rock bay e Michelì




Festa di San Paolo, Valletta, 10 febbraio

domenica 7 febbraio 2010

Crostata "fiorivi sfiorivano le viole" ovvero libera interpretazione della crostata visciole e mandorle



In seguito ad un paio di discussioni avvenute sul forum di questo meraviglioso blog sulla famosissima crostata di visciole e mandorle del panificio ebraico Boccione al ghetto di Roma...ci siamo proposti di tentare di riproporre l'alchimia a casa...ovviamente nessuno è a conoscenza della ricetta eccetto che le signore proprietarie della piccola bottega nel cuore di Roma, la ricetta è un mistero infatti su internet si trova quella della crostata di ricotta e visciole, ma leggendo mi sono chiesta:"e le mandorle dove stanno??" quindi come spesso succede ci si basa sui ricordi e dato che il mio era un ricordo piuttosto lontano questo è il massimo che sono riuscita sfornare...




Cominciamo dalla confettura, come avrete ben capito trovare una confettura bio di visciole fatta bene e poco zuccherata qui a Malta sarebbe stato complicato, ho cercato, ma niente... e siccome non volevo piegarmi ad una confettura stradolce di ciliegie di ben più note marche, mi sono data da fare:Ma niente visciole fresche ovviamente, non è il loro periodo!!!!!Allora con che caspita sostituire queste visciole??Ho pensato che avevo bisogno di un frutto molto aspro, che contrastasse il dolce ripieno, e che fosse di stagione...trovo dei mirtilli rossi freschi e ne compro mezzo chilo...da qui la confettura che oltre nel sapore è molto simile anche nel colore...ho semplicemente fatto appassire i mirtilli sino a farli diventare una composta, ho aggiunto 100g di zucchero semolato e 50g di zucchero muscovado, ho fatto cucinare un altro pochetto e fatto freddare...l'ho tenuta in frigo sino al giorno dopo.


Veniamo alla frolla che ho preparato il giorno precedente. La frolla è un altro tasto dolente, se c'è poco burro in cottura si ritira e se c'è troppo burro la gente leggendo la ricetta esclama: "OH per bacco"!!!!!!!......purtroppo per le crostate io uso tanto burro, non mi piacciono le crostate con le strisce che si sono dissolte, e neanche i bordi che si abbassano troppo rispetto alla farcia, in più la frolla che uscirà dal forno sarà cedevole ma friabile e si manterrà tale anche nei giorni seguenti, è una sensazione che potrete capire soltanto quando taglierete la crostata. Altro effetto che odio in una crostata è quando tagliandola a fette la base e il bordo si infrangono in mille pezzi lasciando parti del ripieno orfane della loro crosta!!!!



vi lascio la ricetta:
300 g farina 00
200 g burro
100 g zucchero
1 uovo
Mischiare la farina e lo zucchero fare la fontana e spezzettarvi dentro il burro freddo, e aprirvi l'uovo...cominciare a sbriciolare tutto sfregando l'impsato tra le mani(sabbiare), quando il burro e la farina saranno ridotti a tanti piccoli pezzetti, a questo punto si può cominciare ad impastare, la frolla va impastata per poco tempo per questo prima si sabbia e poi si impasta altrimenti si rischia di ottenere un impasto elastico che in cottura risulterà poco frolloso!!!!!Impellicolare e tenere in frigo.....





Prepariamo il ripieno, che è stato anche il passo più difficile, inizialmente volevo fare una crema frangipane come quella della gallette du roi...ma poi avendo letto che in questa benedetta crostata ci andava la ricotta ho preferito fare una crema apposita, ho usato la base di mandorle della gallette, ma ho sostituito la crema pasticcera con la ricotta, l'esito?La crostata è venuta meravigliosa e non troppo dolce, certo non si può dire che sia la copia di quella del Panificio Boccione, ma comunque ha un suo perchè, la prossima volta però proverò mischiando alla ricotta soltanto le mandorle, lo zucchero a velo e le 2 uova evitando il burro....vi lascio la ricetta di questa versione in attesa di modifiche, la ricetta della crema di mandorle è stata presa da
La cuisine de Mercotte.
Crema di mandorle:
100 g di burro (originariamente erano 135 g)
160 g farina di mandorle di buona qualità, io ne ho messa 200 g
160 g di zucchero a velo
2uova
10 g di maizena
10 g di farina00 (ma la prossima volta eviterò le farine)
Incorporare al burro pomata, lo zucchero a velo e con le fruste mischiare il tutto, aggiungere la farina di mandorle, maizena e farina00 e le uova intere una per volta, quando sarà tutto ben amalgamato unire350 g di ricotta e frullare il tutto sino ad ottenere una crema liscia...io ho usato il frullatore ad immersione :-)......stendere la sfoglia di frolla e sopra a questa la farcia di ricotta e mandorle e poi uno strato generoso di confettura chiudere con delle strisce larghe di frolla e infornare a 180° per mezz'ora/40 minuti circa...
P.S. "fiorivi sfiorivano le viole" è una frase tratta da una delle più belle canzoni del grande Rino Gaetano
YouTube - sfiorivano le viole

giovedì 4 febbraio 2010

La strana coppia



Purtroppo il nero non è poi così nero, la sacca della seppia non era proprio ben fornita, ma comunque buonissimo tutto perchè superfresco e di stagione...la cosa che non avevo mai provato era per l'appunto l'abbinamento seppie/carciofi dato che mia mamma è una purista e non ha mai osato mischiare cose di mare con cose di terra, io che però purista non sono ho pensato che poteva essere un buon sodalizio tra i due elementi e devo dire che così è stato...l'unica cosa un fuori stagione è la menta....le tagliatelle(300g semola di grano duro e 3 uova) sono quelle fresche, le ho fatte più spesse del solito altrimenti sarebbero risultate un viscide con questo condimento...ovviamente mia mamma neanche vorrebbe assaggiare, anzi vi dirò di più se sul menù avesse letto "nero di seppia e carciofi" avrebbe detto al cameriere "mi scusi ma io preferirei senza carciofi", il problema è che magari gradirebbe pure, ma è più forte di lei,nessuna novità a meno che non è una sua sperimentazione....che vita dura che mi aspetta a casa che per quanto lo desideri questa è la cosa che mi terrorizza di più e cioè cercare di continuare a cucinare e mangiare come voglio io nonostante mia mamma e la sua fin troppo buona cucina.....
per la salsa al nero:
2 spicchi d'aglio ridotti a purea
1seppia pulita, spellata e con la sacca del nero integra
vino bianco
olio evo
peperoncino
250 /300g circa di salsa di pomodoro preferibilmente fatta in casa
Soffriggere in olio evo l'aglio e il peperoncino, aggiungere la seppia tagliata a pezzetti e sfumare con vino bianco, aggiungere la salsa di pomodoro e infine la sacca del nero, far restringere un pochetto e tenere da parte.....
I carciofi non sono stati mischiati al condimento , ma aggiunti al piatto soltanto ala fine...sono stati mondati e tagliati a fette, sbollentati in acqua leggermente salata e saltati in padella con pepe, olio evo, menta e il sale necessario....

lunedì 1 febbraio 2010

Un dolcetto dell'inverno: lo strudel di mele



Cosa c'è di più invernale di un dolce tipico di regioni fredde , siamo sempre in Italia, ma è l'Italia di confine, quella la cui identità si mischia con l'identità dell'Austria o della Svizzara, l'Italia più europea insomma....qui al sud invece baklava a volontà... a proposito ne mangerei volentieri qualcuno che pensandoci bene non ne mangio dai tempi in cui vivevo in Spagna...vi chiederete voi perchè lo strudel, lo strudel è facile da fare...che ci vuole...si compra la sfoglia e il gioco è fatto:NONONO!!!!!La pasta srtudel che vi presento è una signora pasta, è una meraviglia che mi è stata insegnata in quel corso che ho fatto qualche hanno fa....una di quelle per cui vale la pena sporcarsi le mani e qualche ripiano della cucina....preparare farcia e impasto qualche ora prima così che la pasta possa distendersi e il ripieno raffreddarsi completamente...

L'impasto:
300 g di farina 00
50 g zucchero
1 uovo
75 g burro pomata
1 pizzico di sale
latte tiepido q.b. (ne basterà veramente poco)
Mischiare farina, zucchero,sale e fare la fontana e al centro spezzettarvi il burro e l'uovo, aggiungere un goccio di latte e impastare e impastare, l'impasto deve essere elastico, quando lo tirate deve allungarsi non stracciarsi come una frolla impellicolate e lasciate riposare in frigo per qualche ora.....
Intanto preparare il ripieno:

tagliare le mele a fette metterle in padella con un poco di zucchero, cannella, uvetta ammollata nel rum e pinoli e qualche pezzetto di burro saltarle ma non fatele ammollare troppo devono comunque essere sode...poi considerate che verranno cotte in forno. Fare raffreddare completamente. A questo punto potete tirare la pasta al mattarello, ma io preferisco la nonna papera, la stendo a 4 e cerco di darle una larghezza quanto tutto il rullo della nonna papera....posizionare la sfoglia su carta da forno mettere il ripieno in posizione centrale e all'estremità di un lembo (dalla parte lunga) spennellare con albume, arrotolare così che l'albume possa funzionare da collante, spennellare la superficie con altro albume e spolverare con zucchero a velo, infornare in forno preriscaldato a 180° per 15 minuti circa, accompagnare con crema inglese o con una crema pasticcera liquida aromatizzata con amaretto....