venerdì 19 aprile 2013

Un carrello pieno di...consigli pratici per una spesa attenta


Assunto di base: fare la spesa è vissuto spesso come un dovere, giornaliero o settimanale, ma dovrebbe diventare un piacere e, soprattutto, è inevitabilmente un momento di scelta consapevole: noi consumatori abbiamo tra le mani un grande strumento decisionale, che è il carrellone del supermercato, e occorre dunque utilizzarlo al meglio: le nostre scelte vengono costantemente monitorate dalla grande distribuzione, se faremo scelte virtuose con costanza le industrie alimentari dovranno adeguarsi…pena il tradimento con altre marche! E dunque, basta alle spese frettolose e a carrelli riempiti di corsa, basta offerte “imperdibili”, prodotti “naturali” e altre amenità di questo genere..
Qualche regola può essere utile.
Mercato del Capo (Palermo)
Per prima cosa, per quanto ovvio possa sembrare il consiglio, occorre fare la spesa quando abbiamo un po’ di tempo a disposizione, diciamo un paio di ore almeno! Ciò ci consentirà di girare per i corridoi con calma, avremo il tempo per leggere le etichette dei prodotti che utilizziamo abitualmente (argomento questo per un prossimo post!) e per confrontarle con quelle di analoghi prodotti di altre marche; ciò ci consentirà, in spese successive, di andare a colpo sicuro su alcuni prodotti, magari “esplorando” altre etichette!
Come ormai assodato da tanti studi, anche di fisiologia della nutrizione, occorre andare a fare la spesa a stomaco pieno: se abbiamo fame tendiamo a comprare più cose, e soprattutto più cibi “spazzatura”, merendine, snack che in altro momento non avremmo neanche degnato di uno sguardo!
Occorre avere la “lista” della spesa con sé: sarebbe meglio farla con calma a casa, magari da tutti i componenti della famiglia man mano che la dispensa si svuota; per quelli di noi più precisi, è utile differenziare i prodotti alimentari dagli altri, in modo da non dimenticare nulla nel passaggio tra i vari scaffali.
Nella scelta dei prodotto, ricordarsi sempre di dare un’occhiata alla “marca commerciale”, quella del marchio del supermercato in cui ci troviamo: spesso sono di ottima qualità e non hanno nulla da invidiare agli equivalenti griffati e dunque più costosi.
Buona norma è iniziare la spesa sempre dal reparto più lontano: normalmente, infatti, i primi prodotti all’ingresso sono quelli meno utili, dunque la strategia di vendita prevede che, aggirandoci per il supermercato alla ricerca del prodotto indispensabile (zucchero, sale) si allunga la permanenza del cliente tra gli scaffali con conseguente maggiore probabilità di acquistare altri prodotti!!! Per esempio, ci avete fatto caso che in genere i corridoi che portano alle casse, e dove dunque si procede a passo d’uomo, in fila coi carrelli, sono quelli degli snack, dei dolciumi, delle caramelle, ecc.ecc.: chi di noi ha bambini al seguito, magari “dentro” il carrello, sa che è impossibile che essi resistano al richiamo e dunque è impossibile uscire senza avere acquistato almeno una di queste “schifezzine”!!! Anche questa è strategia di vendita!
Mercato del Capo (Palermo)
Fior di studi sociologici sono alla base del posizionamento dei prodotti all’interno del supermercato: si studiano le luci più accattivanti (in genere “bianche” per le cose “naturali” tipo gli yogurt o comunque i latticini; sul verde e più calde per i reparti di ortofrutta!); all’altezza dei nostri occhi c’è sempre il prodotto in “offerta”, messo lì apposta, quasi “ci chiama”!: noi pensiamo di fare l’affare del giorno, ma invece dobbiamo stare sempre ben attenti a leggere il costo al chilo o al litro di quel prodotto: scopriremo magari che analoghi prodotti accanto costano di meno, ma il gestore ha interesse, in quel momento,a svuotare i magazzini di questo o quel prodotto e non di altri e così si inventa “l’offerta del giorno”; attenzione alle date di scadenza, spesso l’offerta del giorno ha una scadenza prossima a quella di scadenza; attenzione alle confezioni piccole, che costano comunque di più di quelle grandi, confrontiamo sempre i prezzi al chilo o al litro!
Cerchiamo di non farci incantare dai 3x2, dalle tessere punti, ecc.ecc.: scegliamo con metodo, solo prodotti veramente convenienti e che utilizziamo abitualmente, faremo così la scorta approfittando dell’offerta.
Altro “giochino” del gestore per incentivare le vendite: fornire il cliente di carrelli sempre più grandi, che magari resteranno semivuoti alla fine del giro: non importa! Con la lista della spesa in mano, sapremo di non avere dimenticato nulla!
Consigli al volo
  • riduciamo l’acquisto dei cibi precotti: costano sempre parecchio di più, al costo delle materie prime, che spesso è minimo, si somma quello della preparazione, del confezionamento, talvolta la surgelazione, oltre al marketing che sta dietro a questi prodotti, spesso di marca;
  • no agli alimenti già porzionati: costano sempre di più, anche il 100% o il 200% in più! Dunque cerchiamo di evitare la pancetta già a cubetti, il burro in monoporzioni, i salumi e i formaggi in vaschetta (magari al banco costano la metà!);
  • approfittare delle offerte sui prodotti a lunga scadenza: pasta, riso, caffè, tonno ecc. durano anni: iniziamo ad abituarci a comprali solo quando sono in offerta, e teniamone sempre una piccola scorta in dispensa;
  • invece per la frutta e la verdura occorre compare solo quella che serve: sono prodotti facilmente deperibili, rischiamo di dover buttare quella in eccesso e allora addio risparmio dell’offerta!
    Renata Lanzino


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