Forse vi chiederete cosa possa essere oppure come si pronuncia questa strana parola, forse vi chiederete cosa significa...vero è che le bacchette e sicuramente anche il gattino ci riportano inevitabilmente ad una particolare zona della terra..il kasutera(pronunciato kastera) è una sorta di pan di spagna al miele che viene venduto in Giappone in scatole rettangolari molto carine e può essere semplice o aromatizzato alla frutta o al tè...io queste cose le so perchè il mio chef dello scorso anno è Giapponese..tornando al nome strano: "kasutera" vale a dire Castilla...cioè è come i Giapponesi pronunciano Castilla, questa storpiatura del nome che ha radici lontane si è mantenuta sino ad oggi sino a fare del kasutera un dolce tipico giapponese...poi la cottura è veramente singolare e so già che vi farà paura..io ho impiegato circa 1anno prima di trovare il coraggio di farlo a casa!!!!!
300 g di uovo intero
250 g zucchero semolato
40 g latte
3 cucchiai di miele
200 g farina 00
Montare le uova intere con lo zucchero sino a renderle spumose, intanto intiepidire il latte e sciogliervi il miele,non appena le uova saranno montate incorporare il latte con il miele ed in ultimo la farina. Imburrare una cassetta da pan carrè, di quelle con il coperchio e versarvi dentro il composto richiudere ed infornare in forno preriscaldato a 160°, per i primi due minuti a distanza di 30 secondi, vale a dire 4 volte tirare fuori la cassetta dal forno e sbatterla su un ripiano in modo da eliminare le grosse bolle d'aria,dopo questa pericolosissima operazione continuare a cucinare per 45 minuti a 150°.
Ma che meraviglia! Mi piacerebbe proprio provarlo! Poi io amo il Giappone :D
RispondiEliminaBuona giornata! ^^
Ahah! Penso che questa pericolosissima operazione mi divertirebbe molto.. ho delle amiche che mi prendono molto in giro per la "violenza" che impiego quando sbatto certi tipi di frittate:)
RispondiEliminacarino e molto particolare!
a presto:*
Wow, strabiliante il metodo di cottura!
RispondiEliminaP.s. Una curiosità, ma loro riescono a pronunciare la r?
@elisa:anche iolo amo molto, spero di poterci andare presto in vAcanza!!
Elimina@tantocaruccia:anch'io sono maldestra...anzi sono troppo maldestra!!!:-)
@fantasie:in certi casi riescono a pronunciarla!!!
Che bonta!Sembra delizioso!Un bacione!
RispondiEliminaMi hai fatto ricordare che lo mangiavo a Roma allo studio dove lavoravo.. erano giapponesi.. era delizioso!!! E lo sarà anche questo.. ha un aspetto meraviglioso..
RispondiEliminaCiao ,bello il tuo blog mi sono unita hai tuoi lettori fissi passa ha trovarmi se ti va io sono ISABELLA ti aspetto smack
RispondiElimina(^_^)
RispondiElimina@lenia e carmel,isabellaa:grazie per esserepassate!!!mi fa molto piacere...
Elimina@mara:i giapponesi sono fantastici,e tu che c'hai lavorato come me lo sai perfettamente!!bacini
davvero interessante il tuo blog ci sono ricette molto particolari e poco scontate! complimenti mi unisco volentieri ai tuoi lettori!
RispondiEliminaMi intriga molto il metodo di cottura di questo dolce... bello!
RispondiEliminaGrazie per il passaggio :)
Pensavo di conoscere tutto del Giappone, ma mi sbagliavo ... Di questo dolce non ho mai sentito parlare (ma grazie a te ho ampliato la mia cultura)!!!
RispondiEliminaE quelle bacchette sono a dir poco deliziose!!!!
Non posso non seguirti d'ora in poi, il blog è troppo carino.
A presto
Interessante il Kasutera, interessante il tuo blog!
RispondiEliminaA presto!
Chissà cosa succederebbe omettendo questa pericolosissima operazione... Ma i giapponesi una cosa "normale" no, eh? :-)
RispondiElimina@alba:grazie alba...sei molto carina a dire qst cose!!!
Elimina@sara,dana:è un metodo veramente stranissimo!!!
@dani:sono strafelice di questo, e le bacchette...già sono proprio carine!!!!:-)
@lucia:probabilmente nulla...forse..io però ormai mi sono abituata e non credo che non riuscirei a nn farlo!!!
Io al contrario amo il rischio......e da cuoca provo tutto e pure di più, quindi mi hai incuriosita in un istante.
RispondiEliminaSe l'operazione non si sarà rivelata così pericolosa potrò tornare a raccontare!!!
Un saluto,
Fabi