giovedì 31 gennaio 2013

Le chiacchiere di Nino


Nonostante sia a casa un po' malaticcia, qualcuno in questi giorni è venuto a trovarmi portando aria di festa e spensieratezza in queste giornate che passano indolenzite come il mio braccio..quel qualcuno è Nino, un ragazzo che l'estate passata ha terminato la scuola del Gambero Rosso di Roma (scuola che ho avuto il  piacere di frequentare anche io, ma ormai un paio di anni fa) e che ha fatto un piccolo stage nel ristorante in cui lavoro. Come vi dicevo qualche post fa, da settembre il gambero rosso ha aperto anche a Palermo ed io tengo delle lezioni di cucina amatoriale (sono attivi al momento soltanto questo genere di corsi), a Nino, che sembra bruciare le tappe, è stato affidato il corso di dolci di carnevale, per cui com'è di giusto e regola è necessario provare delle ricette al fine di poter offrire ai corsisti una formula perfetta sotto ogni aspetto. Così Nino ha deciso di provare i dolcetti sotto la mia attenta supervisione...a fine giornata quello che il giovine è riuscito a produrre in maniera eccellente sono state delle chiacchiere chiacchierosissime, le castagnole seguendo una ricetta di Massari e la palermitanissima pignoccata a cui sono molto legata!!!La pirma ricettina di questo percorso carnevalesco prevede per l'appunto le chiacchiere chiamate in mille altri modo in mille altre parti d'Italia!!!!

Cu mancia fa muddiche su tovagliette greengate

250 g farina 00 rosignoli
100 g vino bianco
30 g zucchero
1 cucchiaino di strutto o burro
1 pizzico di sale
olio di semi di arachidi
molto zucchero a velo
Versare tutti gli ingredienti in una bowl e mescolare energicamente, impastare fin quando l'impasto non risulti omogeneo. Avvolgerlo con la pellicola e lasciare riposare qualche ora in frigo. Versare l'olio in una pentola capiente, le chiacchiere devono essere fritte in olio profondo o come dicono gli inglesi deep fried...e portate la temperatura dell'olio a circa 160°....nel frattempo cominciate a stendere la sfoglia su  un piano infarinato con un mattarello o con la nonna papera e tirate una sfoglia sottile, tagliatene dei cenci e immergeteli nell'olio...lasciate dorare le chiacchiere e trasferitele in un piatto con carta assorbente, una volta fredde cospargetele di zucchero a velo.....

Cu mancia fa muddiche su tovagliette greengate

5 commenti:

  1. Wow, bravo Nino! Da noi queste sono le frappe ma le sento chiamare in maniera diversa ovunque vado. E l'esperienza mi ha insegnato che più la sfoglie è fine più sono buone!

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  2. Io li compro :o/, ma questi sembrano deliziose ;o). Buona serata. Xoxo V.V.

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  3. o non lo sapevo o l'ho dimenticato che sei cuciniera di Palermo! ora lo so ;-) non ti dico che ti frego una frappa perchè non posso ma le ammiro molto, ciauu :-D

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